Pizzeria L'Artista (Palo del Colle, BA)

Quando mozzarella e pummarola diventano arte. Tony Lanzellotto è un “pizzaiolo artista”. Trent’anni fa, grazie al papà fornaio, è entrato nel mondo dell’arte bianca e non ne è più uscito. Mani sempre in pasta, ricerca, studio, fantasia e, perché no, un pizzico di follia ed ecco che Tony, che è anche istruttore, ha cominciato a sfornare, nella sua pizzeria “L’Artista” di Palo del Colle (Bari), pizze su cui “scolpisce” con l’aiuto di un vero bisturi volti noti del mondo della tv e dello spettacolo.

Su una parete le foto che immortalano i momenti della consegna delle pizze artistiche ai protagonisti da lui ritratti fatti sul disco di pasta utilizzando la mozzarella fusa e creando il gioco di ombre con la salsa di pomodoro. Ad aiutare Tony, la moglie Nicla che ci mostra tra le sue creazioni anche quella di una pizza con il volto dell’Uomo Tigre. E torni subito bambina.

A febbraio 2017 l’inaugurazione del nuovo locale dopo il trasloco da Bitonto. Una trentina i coperti. A fare da madrina la giornalista di TgNorba24 Francesca Rodolfo che ha avuto una pizza personalizzata insieme a quella con il marchio di TN e al volto del direttore Enzo Magistà.

Ma già fare una semplice Margherita, si sa, è un’arte. I lunghi tempi di lievitazione – fino a 72 ore con lievito madre – rendono la pizza di Tony digeribilissima, fragrante e leggera. In carta le pizze, da quelle classiche a quelle più particolari, da quelle basse a quelle con cornicione più pronunciato in stile napoletano. Richiestissima – durante la serata ho sentito ordinarla più volte, anche da asporto – la pizza Telenorba che a seconda delle stagioni è disponibile in due versioni, quella con i frutti di mare per l’estate, quella invernale invece con rape, olive e acciughe.

E come da tradizione partenopea non poteva mancare la scenografica pizza a stella. Non mancano birre classiche e artigianali. Noi abbiamo degustato la Moretti artigianale Grani Antichi.

Le pizze vengono cotte come una volta, in un grande forno a legna Pavesi – Tony se lo è fatto arrivare da Rimini – dotato di un suggestivo piano rotante (può cuocere fino a venti pizze per volta) rendendo così la cottura più omogenea. A seconda della disponibilità da Tony e Nicla si possono degustare anche impasti alternativi come ai multicereali o con grano rimacinato a pietra. Consiglio la pizza Amatriciana con base napoletana: pomodoro, mozzarella, pancetta affumicata, cipolla e grana. Disponibile su richiesta anche la mozzarella senza lattosio.

E dulcis in fundo una sorpresa davvero… dolce. Impasto della pizza a forma di cuore con una farcia davvero golosissima ideata da Tony: nutella e… gelato alla vaniglia. Cose da leccarsi le dita. Tenetevi un po’ di spazio per questa bontà che dovete assolutamente provare se siete dei golosoni come me.